11) SCIOCCHEZZE IN LIBERTÀ
1) Brown sostiene che “gli Ebrei nel Tempio di Salomone adoravano Jahvè e la sua controparte femminile, la Shekinah (sic!), attraverso i servizi delle prostitute sacre - forse una versione distorta della corruzione del Tempio dopo Salomone (1 Re 14,24 e 2 Re 23,4-15)”. Inoltre “il tetragramma YHWH deriva da "Jehovah, (Geova in italiano) l'unione fra il maschile Jah e Havah, nome pre-ebraico per Eva" (p. 364). Peccato per lui che “Geova” sia un termine di lingua inglese (“Jehovah”), inesistente prima del XIII secolo. Ogni studente di Scrittura del primo anno sa che Geova è in realtà una traduzione risalente al 16° secolo del termine Jahvé realizzata usando le vocali del termine Adonai (Signore). La divinità femminile non dominava nel mondo pre-cristiano nè nelle religioni di Roma, nè nelle terre dei Barbari, nè in Egitto e neanche nei paesi semitici, dove i matrimoni sacri erano una pratica antica. 3) Esisterebbero i “Documenti puristi” (che confermerebbero le fantasie di Dan Brown), il Documento “Q”, addirittura scritto da Gesù e il diario della Maddalena (p. 300).
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4) Persino le favole, Cenerentola, Biancaneve e addirittura i cartoni animati di Walt Disney, per Dan Brown, parlerebbero del Graal. Anche la famosa favola della “Bella addormentata nel bosco”, sarebbe un’allegoria del Graal: l’addormentata sarebbe M. Maddalena, e la strega cattiva sarebbe la Chiesa cattolica! (cfr. pp. 305-306). Perfino i simboli delle carte da gioco, quelle francesi da poker, sarebbero simbolo del Graal (p. 454). 5) Il “Parsifal” di Wagner pure parlerebbe dei figli di Gesù e della Maddalena (p. 453). “Notre Dame di Parigi” di Victor Hugo e “Il flauto magico” di Mozart erano pieni di simboli massonici e di segreti del Graal” (p. 305). 6) Le profezie della Chiesa sarebbero superstizione (p. 313). 7) Nel libro c’è una falsa giustificazione del culto del Baphomet, simbolo del diavolo (p. 372), che si usa nei rituali massonici. 8) Si afferma che “si può giungere a Dio solo attraverso l’unione col femminino sacro” (p. 365). Ossessionato dalla sessualità, Dan Brown arriva a dire che le cattedrali gotiche hanno un’architettura che simboleggia il sesso femminile (p. 382). 9) Il culmine della religiosità per Dan Brown è costituito, neanche a dirlo, dallo “Hieros gamos” (p. 150;pp. 362-363; p. 370; p. 414), l’atto sacro dell’unione sessuale tra un uomo e una donna, per entrare in contatto con Dio, praticato regolarmente dai sacerdoti e dalle sacerdotesse dell’antico Egitto; atto che non avrebbe a che fare con l’erotismo e che porterebbe al “nirvana”, alla “gnosis”, alla conoscenza, quindi all’illuminazione, sullo schema del Tantra-Yoga. Sophie lo definisce “l’orgasmo come preghiera” (p. 363). 10) Stravolgendo la lettura del dipinto di Leonardo “la Vergine delle Rocce”, Dan Brown insegna addirittura che: “Gesù si sottometteva all’autorità di San Giovanni Battista” (p. 166) e quindi quest’ultimo sarebbe superiore a Cristo! L’autore, inoltre, insinua che un’altra conferma di questa fantasia Leonardo l’avrebbe inserita anche nel dipinto “Adorazione dei Magi” (p. 202). 11) Per ben 8 volte Dan Brown ripete questa sinistra invocazione al demonio: “Oh draconiano demonio! O santo menomato” (cfr. p. 59-60; p. 86; p. 110; p. 117-118; p. 220). Anche se scrive che si tratta solo dell’anagramma di “Leonardo da Vinci! The Mona Lisa (cfr. p. 118), (anagramma possibile solo ad uno di lingua inglese, non al francese Saunière in punto di morte) il riferimento è troppo esplicito. Il “Codice” non presenta mai il demonio come cattivo, lo presenta sempre come una figura buona, non compresa e infangata dalla Chiesa (cfr. p. 52; p. 372). Lo stesso Dan Brown ammette: “Saunière aveva effettivamente lasciato un riferimento al diavolo (p. 59). La frase “Oh draconiano demonio” ha un chiaro riferimento al dragone caduto descritto nell’Apocalisse (12,7-9). Spesso le sètte sataniche si definiscono “draconiane”, ossia seguaci o adoratrici del Dragone. La frase “Oh santo menomato” si riferisce alle dottrine gnostiche che considerano Satana un “dio” decaduto che alla fine di tempi recupererà il proprio potere. Probabilmente però il termine “decaduto”, nelle sette gnostiche, si riferisce al fatto che sarebbe “decaduto” solo nella considerazione e nella conoscenza degli uomini. Nella Introduzione alla “Bibbia Gnostica delle streghe” è scritto infatti che Lucifero (“portatore di luce”) non è l’incarnazione del Male, ma l’angelo della luce, che illumina gli uomini, fa loro scoprire la propria divinità e li fa sfuggire al mondo materiale, raggiungendo il “Pleroma”, il presunto “dio” impersonale dello gnosticismo.
BOICOTTIAMO QUESTA DIFFAMAZIONE
I cristiani non possono stare senza far nulla. Noi rivendichiamo il diritto all’obiezione, il diritto di combattere e boicottare un castello di menzogne, imbrogli, diffamazioni e vilipendio della religione cattolica in tutti i modi possibili: 1) spiegare alla gente le menzogne del libro e fare, in positivo, una catechesi sui temi falsificati; 2) disertare le sale dove il film è proiettato; boicottare il film è un modo civile, democratico, deciso e pubblico di chiedere rispetto per la nostra religione. Viene diffamato, oltraggiato e infangato Gesù Cristo e noi dovremmo anche premiarli, dando i nostri soldi per finanziare il film? Sarebbe veramente assurdo. Nel 1988 il film di Scorsese “L’ultima tentazione di Cristo”, non solo fu molto contestato, perché falso, ma fu anche boicottato ai botteghini, ricevendo una sonora e meritata bocciatura anche economica. |
BASTA FARE SOLDI OFFENDENDO LA RELIGIONE
Il Card. Ersilio Tonini: “L’ultimo show di Madonna (a Los Angeles, il 21/5/2006) è come il Codice da Vinci di Dan Brown. Madonna s’infila una corona di spine e si fa appendere ad una colossale croce lastricata di cristalli: una trovata blasfema e irriverente per fare soldi scimmiottando Cristo” (Di Più, 5/6/2006, pp. 25-27). Basta con spettacoli che offendono la sensibilità religiosa dei fedeli, di qualsiasi religione. L’attacco del “Codice da Vinci” alla religione cattolica non è un fatto isolato, inoltre non è né il primo né sarà l’ultimo. In questi ultimi anni è di moda offendere la religione cristiana in più modi e in più campi: si pensi a Marilyn Manson che straccia il Vangelo durante i suoi concerti rock; brucia le croci sul palco, bestemmia in diretta, invoca il diavolo. Si pensi a tutti i gruppi musicali blasfemi in cui si offende Cristo, la croce, la Bibbia, e contemporaneamente si ostentano gesti e segni satanici quando non si invoca direttamente e pubblicamente il diavolo, invitando la gente a votarsi a lui. Si pensi a “L’ultima tentazione di Cristo” (1988) di Martin Scorsese. Adesso questa colossale operazione pubblicitaria mondiale col “Codice da Vinci”. Ma si pensi anche ad Enrico Boselli (Sdi-Rosa nel Pugno), che durante il 4° Congresso nazionale dello SDI, a Fiuggi, 3-5 febbraio 2006, grida dal palco: “Bruciamo i crocifissi”!
GRAVI CONSEGUENZE DI QUESTI STRAVOLGIMENTI
Le tesi e le interpretazioni sulla Chiesa e su Cristo nel libro di Dan Brown sono presentate come verità “scientifiche” ed esposte da personaggi che appaiono come studiosi e come esperti. Si tratta di un modo subdolo di procedere perché queste tesi penetrano lentamente nella mente di chi legge, insinuando dubbi e perplessità. Al punto che di diverse persone, anche di cultura e formazione cattolica, sono entrate in “crisi” dopo aver letto il romanzo di Dan Brown. Troppi lettori – sostiene Tornielli – arrivano all’ultima pagina del libro di Dan Brown con il dubbio di essere stati ingannati dalla Chiesa, che avrebbe manipolato i Vangeli per nascondere al mondo la vera religione” (La Gazzetta del Mezzogiorno, 31/5/2006, p. 26). In effetti proprio di questo si tratta: Dan Brown vuole distruggere il cristianesimo per affermare una nuova religione, quella di una sétta segreta, per altro ben conosciuta! Non c’è dubbio che il libro e il film fomentano la diffidenza, la repulsione e l’avversione per la Chiesa Cattolica. Ha ragione Corrado Guerre quando afferma: “Il Codice da Vinci non è solo un romanzo pieno di bugie, ma è anche un nuovo e potente contributo per il trionfo di una mentalità ben precisa, quella neo-pagana, gnostica e anticristiana (cfr. Le bugie del Codice da Vinci, sul retro copertina).
Nella parte storica e dottrinale del romanzo, Don Brown diffama e scredita la Chiesa cattolica, imbrogliona, inaffidabile, oscurantista in tutto, per sostituirla con una sua grottesca caricatura, una contro-chiesa laicista e pagana. Altro che Battesimo e sacramenti, confessione e comunione: il culmine del cristianesimo sarebbe lo “hieros gamos”, il rapporto sessuale esoterico, il coito sacro, ecc. Al posto della morale cattolica, la morale pagano-massonica. Per il laicismo, di cui è inzuppato il romanzo, niente confessione, ascesi, ecc., basta la relazione sessuale ad unire a Dio. Niente Messa, basta scoprire la verità sul Santo Graal. Niente Tradizione e Magistero, basta aderire all’idolatria del femminino sacro, della dea Madre, per realizzarsi. Nel laicismo selvaggio di Dan Brown, niente preti, Vescovi, Papa, tutte figure inventate: al loro posto, egli mette operatori dell’occulto, apostoli di dottrine sovversive, sacerdoti di riti pagani, missionari dell’apostasia, mestieranti dell’esoterismo, diffusori di eresie, cioè agenti delle tenebre. Al posto della Tradizione cattolica viene messa la devastante cultura e mentalità New Age. La Tradizione della Chiesa viene distrutta: “Quasi tutto ciò che i nostri padri ci hanno insegnato a proposito di Cristo è falso” (p. 276) per mettere al suo posto le false, sconcertanti e traballanti tradizioni delle sètte segrete, in particolare della massoneria. Al posto del Magistero della Chiesa, filosofie esoteriche, dottrine occulte, religioni laiche che costituiscono un’accozzaglia di idolatria e di bestemmie, per innalzare una nuova Torre di Babele (pp. 374-375). Combatte l’autorità della Chiesa per sostituirla con l’autorità (senza autorevolezza) delle sétte segrete, soprattutto massoniche. Al posto della Bibbia (che non avrebbe ispirazione divina), vengono messe una serie di ridicole leggende, di documenti falsi, di allucinanti collegamenti per creare inesistenti prove, inventate da uomini truffaldini: in pratica c’è inesistenza di vere fonti, come un albero senza radici. Al posto degli innumerevoli grandi e sicuri santi e martiri della Chiesa Cattolica (S. Ignazio di Antiochia, S. Agostino, S. Ireneo, S. Francesco, S. Giovanni Bosco, Madre Teresa, Padre Pio, ecc.), Dan Brown, in modo farsesco, accredita “un’armata Brancaleone”, fatta di figure sinistre, che hanno sempre lavorato nell’ombra della storia, fatta di mestieranti dell’ambiguità e dell’odio anticristiano, di personaggi esperti nel doppio gioco, nelle trame sanguinose e nelle furbesche e violente cospirazioni. Ogni tanto aggiunge qualche nome famoso (che niente ha a che vedere con le sétte segrete) per rendere la pillola più dolce! Vengono accreditati così presunti maestri del Priorato di Sion (fondato da un esaltato e imbroglione) che non ha mai avuto più di 10-15 iscritti, ma soprattutto vengono accreditati i presunti maestri della massoneria che sono quanto di più anticristiano si possa incontrare, tanto è vero che la Chiesa Cattolica commina la scomunica a chi si iscrive alla massoneria. L’elenco dei maestri del Priorato di Sion (pp. 382-383) è in realtà copiato da un elenco dei Rosa Croce, ramo alto della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato. Al posto della grazia e dell’unico Salvatore, viene posta l’esaltazione titanica dell’uomo, autosufficiente, regola a se stesso, unica chiave di tutto, pontefice di se stesso, e quindi viene accreditata l’auto-redenzione dell’uomo. Lo scopo è di accreditare e di promuovere un’anti-chiesa, un’anti-tradizione, un anti-magistero, un’anti-bibbia, una serie di anti-pastori, un’anti-catechesi, un’anti-liturgia (lo “hieros gamos”), così come Augusto Comte (1798-1857) volle fondare una nuova religione, la religione dell’umanità, e aveva pensato di sostituire la Chiesa con la sua sociologia, liberata dalle grettezze e falsità della teologia e della metafisica e dal vecchio Dio delle religioni storiche: l’umanità è il “Grande Essere”, non Dio; sostituisce la SS. Trinità cristiana, con la trinità positivistica; il vero Papa era lui, il veri sacerdoti erano per lui i sociologi positivisti, i santi i grandi uomini della storia, le vere Sacre Scritture erano le sue opere (“Politica positiva o trattato di Sociologia istituente la religione dell’umanità”; “Catechismo positivista o esposizione sommaria della religione universale”), le vere chiese erano i saloni o i luoghi dove si insegnava la sociologia, e arrivò persino a creare una “liturgia” fatta di feste, cerimonie e pseudo sacramenti, di cui diede minute prescrizioni, e di cui Comte si proclama il Grande Sacerdote. Crea un calendario positivista in cui invece di festeggiare i santi, vengono ricordati gli uomini che, a suo avviso, hanno contribuito allo sviluppo dell’umanità. Don Brown vuole preparare la strada ad una nuova falsa religione mondiale, che evidentemente avrà un suo grottesco e tragico falso capo mondiale. Dan Brown – con questo suo modo di fare - ha però aperto un “pozzo senza fondo”, ha aperto una strada senza ritorno. Col suo metodo truffaldino di manipolazione della storia, Dan Brown rende possibile qualsiasi falsificazione e strumentalizzazione, con risultati grotteschi. Chiunque segue il suo metodo di manipolazione, potrà pretendere di spacciare come “nuova rivelazione”, le più grandi frottole e fantasie. Domani, ad esempio, un altro scrittore potrà affermare che secondo “documenti segreti” è dimostrato (sic!) che la verità su Gesù è custodita dal Priorato tibetano, secondo il quale Gesù era africano, è andato a formarsi in Tibet alla scuola di un guru o di uno sciamano; è poi tornato in Palestina, ha soggiornato presso gli esseni e dopo aver predicato è stato, sostituito da un altro in croce e si è recato nell’America del Nord (come pensano i Mormoni). Oppure potrà venire un altro a dire che, sempre secondo “documenti segreti”, Gesù invece era omosessuale e quindi la relazione decisiva non era con la Maddalena, ma con Filippo o Tommaso, oppure Natanaele, così lodato da Gesù. Poi potrebbe venire un altro il quale invece dirà che, sempre secondo “documenti segreti”, è dimostrano che Gesù era la reincarnazione di Adamo (sic!), e che in seguito è stato la reincarnazione di Carlo Magno (sic!), ecc. Poi potrebbe venire un altro scrittore e dirà che sempre secondo “documenti segreti” è provato che Gesù è invece un extraterrestre sbarcato a bordo di un UFO (disco volante) avariato e caduto in Palestina e che in attesa di ripararlo, si è messo a predicare la filosofia del pianeta di provenienza e che, in realtà, la sua ascensione al cielo non fu altro che il suo rientro nell’UFO e la sua partenza con esso, per ritornare al suo pianeta. È ormai aperta la porta per la favole (cfr. 2 Tm 4,4) e per tutte le possibili fanta-scemenze.
12) IL VERO PROBLEMA È L'IGNORANZA DI CERTI CATTOLICI
Colpisce l'ingenuità dimostrata dagli innumerevoli lettori cristiani che si sono fatti sedurre dalle falsità di Dan Brown. Qualcuno, dopo aver letto il libro, addirittura si è allontanato dalla Chiesa. Si tratta di cristiani che non hanno ricevuto una buona formazione ed educazione religiosa, e che sono ignoranti anche in merito alle origini storiche del Cristianesimo. Mons. Angelo Amato, segretario della Congregazione per la dottrina della fede, infatti afferma: “Lo straordinario successo del Codice da Vinci si spiega anche con la povertà culturale di buona parte dei fedeli, incapaci di contrastare le calunnie, le offese e gli errori storici e teologici nei confronti di Gesù, dei Vangeli, della Chiesa” (Avvenire, 4/5/2006, Inserto “Vita è”, n. 90, p. 2). Anche Umberto Eco riconosce che “La credenza nel Codice è un sintomo di scristianizzazione” (L’Espresso, 30/7/ 2005). “Il fatto che la gente prenda così facilmente per oro colato le leggende del Codice da Vinci, dice una profonda debolezza su come si insegna e si vive il patrimonio della fede” (Padre Livio Fanzaga con Andrea Tornielli, Attacco alla Chiesa, Gribaudi, 2006, p. 47).
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CAMBIARE IL MODO DI FARE CATECHESI
“Questo dovrebbe costituire un campanello d’allarme per la Chiesa Cattolica: se anche una piccola parte di quasi 50 milioni di cristiani ha preso per buone le fesserie del Codice Da Vinci, c’è da chiedersi a cosa servano centinaia di migliaia di catechesi, insegnanti di religione, evangelizzazione di preti ed omelie domenicali” (Rino Camilleri, Il Giornale, 30/4/2006, p. 16). “Chi si occupa di catechesi dovrebbe interrogarsi sull’efficacia della trasmissione di alcuni contenuti basilari. Qui sono in questione i rudimenti, le basi, i fondamenti del cristianesimo” (Andrea Tornielli, processo al Codice da Vinci, p. 11). Lucetta Scaraffia, docente di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma: Il romanzo e il film delegittimano la Chiesa come depositaria dell’autentica tradizione cristiana. /…/ Il libro denigra una Chiesa che ribadisce fermezza sulla negazione del sesso fuori dal matrimonio e che conferma il celibato dei sacerdoti. Il libro cavalca l’attacco contro le posizioni della Chiesa in materia di etica sessuale (dai contraccettivi al matrimonio fra omosessuali, alla fecondazione assistita). /…/ Il cristianesimo nei paesi occidentali si trova in una situazione abbastanza simile a quella dei suoi inizi, al clima che respirarono S. Ignazio di Antiochia, Tertulliano e S. Ireneo. In un mondo globalizzato e secolarizzato, i cristiani sono una minoranza che si distingue anche per proporre un’etica diversa e per difendere una trasmissione della tradizione attraverso l’autorità. Cosa quest’ultima inconcepibile per la nostra società, dove obbedire ad un’autorità viene considerata un’umiliazione dell’individuo e della sua libertà” (Avvenire, 9-5-2006). Rispetto a questa parte abbondante della modernità che diffonde le false libertà, le false liberazioni e le false prospettive e scelte di una cultura secolarizzata e anticristiana, dobbiamo andare controcorrente, essere “segno di contraddizione” (Lc 2, 34). Nella formazione bisogna puntare di più, da una parte, in una maggiore ripresa di una profonda ed autentica spiritualità e di un sano misticismo; dall’altra parte bisogna procurare convinzioni profonde ed una seria e completa istruzione religiosa.
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