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VILIPENDIO DELLA RELIGIONE CATTOLICA. Questo romanzo di fanta-religione, uscito nel 2003, nella parte storico-dottrinale, offende e ingiuria Gesù Cristo; manipola e stravolge la storia della Chiesa; distrugge e sbeffeggia la fede e la dottrina cattolica fondamentale; infanga, diffama, squalifica e delegittima la Chiesa e la religione cattolica. Definisce come falsi i nostri 4 Vangeli e i cattolici come una banda di assassini e di criminali che appartengono ad un’associazione a delinquere, disposta a tutto pur di nascondere i presunti segreti inventati da Dan Brown. Tutte queste menzogne accendono negli animi odio contro il cattolicesimo e i cattolici. Il Cardinale Tarcisio Bertone, Arcivescovo di Genova, ha affermato: «Se fosse stato scritto un libro pieno di menzogne su Buddha o su Maometto, o se fosse uscito un romanzo che avesse manipolato la storia dell’Olocausto o della Shoah, che cosa sarebbe accaduto? Questo libro è un castello di menzogne» (15 marzo 2005).“Il Codice da Vinci è un pout-pourri di fandonie ed un fantasmagorico cocktail d’invenzioni. Il boicottaggio economico è il minimo. È molto triste che si giochi al tiro a segno contro il cristianesimo e la Chiesa cattolica. Vorrei che Dan Brown facesse un “Codice da Vinci” su Maometto per vedere cosa riuscirebbe a fare e quali sarebbero le reazioni” (Avvenire, 9/5/2006, p. 19). Card. Ruini: “Il libro attacca in modo del tutto infondato, il cuore stesso della nostra fede” (15/5/2005). Se Il Codice da Vinci avesse diffamato Buddha o Maometto, le autorità di tutte le religioni avrebbero denunciato l’odiosa mistificazione anti-buddhista o anti-islamica e l’incitamento allo scontro fra le religioni. In diversi paesi la pubblicazione sarebbe stata vietata,; le case cinematografiche avrebbero cacciato a pedate l’autore e si sarebbero sottoscritti appelli per la religione offesa, vilipesa e tradita. Sarebbe stata una reazione giusta e condivisibile. |
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Perché invece quando è la Chiesa Cattolica al centro della diffamazione le cose cambiano totalmente? Noi chiediamo che ci sia un doveroso e civile rispetto per le religioni. Il Card. Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il culto divino, ha dichiarato:“Esistono mezzi legali per far rispettare i diritti fondamentali. Quelli che bestemmiano Cristo, devono rispettare il nostro credo religioso; devono rispettare il nostro fondatore, Gesù Cristo” (Avvenire, 7/5/2006, p. 26). “Il Cardinale Severino Poletto, Arcivescovo di Torino: “Leggendo il libro ho provato ribrezzo”. Il Cardinale cileno, Jorge Medica: “Un cristiano non dovrebbe andare a vedere questo film perché contiene una figura distorta e blasfema di Gesù. L’Arcivescovo di Lima (Perù), Cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, il 6 maggio 2006, durante il suo programma “Dialogo di fede” ha dichiarato che:” il film e il libro “Codice da Vinci” sono blasfemi e una burla contro Dio. I cristiani sebbene sono chiamati al perdono non devono restare indifferenti, né devono dormire di fronte a questo insulto a Dio Onnipotente”. Anche l’Arcivescovo di Canterbury, Roman Williams, ha preso posizione contro le falsificazioni del libro, che rappresenta un attacco al cristianesimo nelle sua totalità” (La Repubblica, 5/5/2006, p. 63) e distrugge le fondamenta del cristianesimo (p. 280). |
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(francaise) | ![]() |
FAUSSETÉS ET ENCHEVÊTREMENTS DU "CODE DA VINCI" |
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THE “DA VINCI CODE” FALSEHOOD AND DECEPTIONS |
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Associazione Fede, Cultura e Società - a cura di Don Guglielmo Fichera - Ultima modifica: 11/09/2007 ore 16:30 |